Revenge Porn

Il “revenge porn” si verifica ogni volta che qualcuno invia, consegna, cede, pubblica, diffonde, o minaccia di farlo, contenuti sessualmente espliciti destinati a rimanere privati senza il consenso della persona ritratta per denigrare pubblicamente, bullizzare e molestare la persona cui si riferiscono

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Cos'è

Il “revenge porn” si verifica ogni volta che avviene un’estorsione, minaccia o vendetta a sfondo sessuale nei confronti di una vittima e contro la sua volontà.

Nasce spesso come conseguenza del sexting, ovvero dello scambio o realizzazione di immagini o video intimi tramite smartphone o applicazioni di messaggistica istantanea, pratica molto diffusa. Proprio grazie a questo tipo di comunicazione, contenuti intimi di una persona, realizzati consensualmente o sottratti, possono diventare virali se condivisi con altri contatti, o se pubblicati su social media o altre piattaforme online, causando nelle vittime profondi stati d'ansia e depressione, in casi limite portandoli al suicidio.

Come e dove avviene il reato

I luoghi virtuali dove può avvenire la condivisione sono solitamente chat e gruppi su Facebook o WhatsApp, sia chiusi che aperti al pubblico, ma anche siti web e forum specializzati nella condivisione di materiale erotico. Per evitare di essere vittima di revenge porn, è sempre bene prestare attenzione e avere buon senso quando si condividono contenuti digitali che ci riguardano con altri.

Quali sono le pene?

Dal 2019 la legge italiana punisce all’art. 612 ter del Codice Penale non solo chi mette in atto tali comportamenti, ma anche gli intermediari, ovvero tutti quelli che avendo ricevuto del materiale di natura privata, continuano a condividerlo con soggetti terzi al fine di recare danno alla vittima. Questo reato è punito da 1 a 6 anni di reclusione e con la multa dai 5.000 e i 15.000 euro a seconda della gravità del reato.

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Ad esempio, puoi rivolgerti alle Forze dell’Ordine oppure ai Centri di Ascolto o Antiviolenza presenti nei Consultori e nelle ASL.

Per quanto riguarda i contenuti online, inoltre, puoi rivolgerti al Garante per la Protezione dei Dati, l’autorità amministrativa che assicura la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e il rispetto della dignità nel trattamento dei dati personali. Potrai domandare la rimozione dei contenuti dannosi anche al soggetto che tratta i dati, al gestore del sito internet ed al gestore del social media, che hanno l’obbligo di rimuoverlo entro 48 ore.

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Cerca Sulla Mappa

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Chi Odia Paga mette a disposizione degli utenti Odiopedia, la mappa delle associazioni contro l'odio. Inserendo la tua città di residenza potrai scoprire i centri di supporto più vicini a te, come associazioni di categoria, centri antiviolenza o di ascolto. Se hai bisogno, rivolgiti alle risorse sul territorio più vicine a te.

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Le forme dell' odio online

  • Cyber Stalking

  • Revenge Porn

  • Cyberbulling

  • Diffamazione

  • Hate Speech

  • Estorsione

Il cyber-stalking è una forma di persecuzione messa in atto tramite l’uso di internet o altri mezzi elettronici al fine di molestare e perseguitare una vittima prescelta. Si realizza attraverso l'invio di messaggi privati o mediante diffusione di commenti o post riguardanti la vittima. Si configura laddove ingeneri nella vittima uno stato di paura e ansia tale da compromettere il normale svolgimento dlele attività quotidiane o la induca a modificare le proprie abitudini di vita.

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